La citogenetica molecolare, negli ultimi anni ha rivolto la sua attenzione in maniera sempre più crescente verso nuove tecniche di analisi, dette ‘sofisticate’. Una di queste è l’Ibridazione in situ Fluorescente FISH.
La FISH permette di svolgere studi citogenetici più approfonditi, in quanto ha la possibilità di ricercare una specifica localizzazione di una sequenza di DNA su un campione prestabilito di cromosomi, nuclei e sezioni di tessuto.
Questa tecnica si fonda sulla capacità del DNA di denaturarsi in modo reversibile, ovvero stimola il legame tra un frammento di DNA, di una specifica regione d’interesse (marcato con composti fluorescenti), con la sequenza di DNA complementare del preparato; che è stato fissato su un vetrino. La regione cromosomica interessata risulterà cosi facilmente individuabile grazie, appunto, alla rilevazione dei composti fluorescenti.
Questa tecnica si dimostra sempre di più complementare alle tradizionali analisi di citogenetica, in quanto è contraddistinta da un maggiore potere di risoluzione. La FISH consente di definire le anomalie cromosomiche di numero e di struttura, non definibili attraverso le tecniche classiche, e permette di identificare ri-arrangiamenti criptici; non visibili neppure ad alta risoluzione.
Questa tecnica non è adoperata in tutti i casi di analisi ma viene applicata solo per sospetti diagnostici o per approfondire specifiche anomalie citogenetiche.
Il livello di analisi degli studi citogenetici tradizionali non permette di identificare anomalie che possono interessare un solo gene. Spesso, specialmente per la coltura di tumori solidi, non si otteiene la crescita e la divisione cellulare; quindi non vi è modo di evidenziare e analizzare i cromosomi.
Viceversa, uno degli utilizzi più recenti del metodo FISH è proprio nel campo oncologico, ad esempio dai primi anni duemila sono state ultimate sonde speciali di DNA che evidenziano anomalie specifiche del tumore alla vescica, queste sonde, in questo caso quattro, hanno la capacità di riconoscere i cromosomi 3, 7, 17, 9, proprio perchè marcati ogni uno con differenti fluorocomi (Multicolor FISH).