La corrosione è un processo naturale e irreversibile di degradazione lenta e continua di un materiale. Ha come conseguenza il deterioramento e il peggioramento delle caratteristiche fisiche dello stesso. Questo fenomeno è di natura elettrochimica e determina una interazione chimico-fisica del composto con l’ambiente che lo circonda.
Molti sono i materiali che sono essere coinvolti da questo processo, tuttavia il termine corrosione viene comunemente associato a materiali di tipo metallico. La corrosione dei metalli può essere descritta come un fenomeno di degradazione e ricomposizione con altri elementi presenti in natura. Metalli e leghe, infatti, si trovano a un livello energetico maggiore rispetto ai corrispondenti minerali. Questo fa si che al disotto di determinate condizioni ambientali tendono a riprendere lo stato più stabile presente in natura, generalmente quello di ossido, di idrato o di sale.
Pertanto la resistenza alla corrosione è la proprietà dei materiali di resistere agli agenti esterni e si stabilisce a seguito di test specifici.
Per verificare la resistenza alla corrosione dei materiali e dei loro rivestimenti, il test più diffuso è la ‘prova di corrosione in nebbia salina’.
Durante questa prova si riproduce un processo accelerato di corrosione, che stabilirà il grado di resistenza del materiale, in base al tempo di comparsa dei primi segni di corrosione.
Per questi test lo strumento più diffuso è la camera nebbia sabina.
Questi apparecchi sono provvisti di un serbatoio contenente una soluzione salina, la quale, in maniera graduale, viene rilasciata all’interno di una camera a temperatura controllata e costante.
Maggiorando la concentrazione di umidità e di sale presente nell’aria si aggravano le condizioni che normalmente ritroveremo in natura, aumentano di conseguenza le proprietà corrosive dell’ambiente di lavoro.
Per qualificare i processi di verniciatura, invece, si effettua sul campione un’incisione ad X così da verificare il grado di propagazione della corrosione sottopellicolare. Il test è positivo se il grado di diffusione della corrosione rispetterà le regole della norma vigente.
In questo tipo di test il risultato più comune è l’insorgere della cosiddetta corrosione rossa, la quale non è nient’altro che la corrosione ferrosa del materiale. Nel caso in cui il materiale sia zincato, invece, si osserverà la corrosione bianca.